Il Sindaco Guarnieri e l'IMU ad Albenga = Nibor Dooh
Nibor Dooh chi era costui?
Semplicemente si tratta di Robin Hood scritto al
contrario.
Abbiamo intitolato così questo scritto perchè con esso
vogliamo dimostrare, che esattamente al contrario di Robin Hood, il comune di
Albenga, nel caso dell'IMU prende ai poveri e grazia i ricchi.
Premessa doverosa
ma non l'hanno messa loro quest'imposta?? a casa mia si chiama schizofrenia!!! La tanto odiata e vituperata Imposta Municipale Propria, meglio nota come IMU è stata introdotta dal Governo Berlusconi IV attraverso il decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 (articoli 7, 8 e 9) e sarebbe dovuta entrare in funzione a partire dal 2014!! ci hanno solamente anticipato l'agonia!! |
Dimostrazione parte prima: IMU abitazioni
Martedì 4 dicembre 2012 “Il Secolo XIX” ha pubblicato
un interessantissimo inserto dedicato al confronto delle aliquote IMU applicate
in tutti i 169 comuni della regione Liguria.
Il giornale ha preso in considerazione ben 16 diverse
tipologie di immobili riportando, per ognuna di esse, l'aliquota applicata dal
relativo comune. Nella nostra analisi prenderemo in considerazione solo i 69
comuni della provincia di Savona ma anche così, da una analisi superficiale
della tabella pubblicata, si ha subito la sensazione che i valori delle
aliquote adottate dal comune di Albenga siano nettamente superiori a quelle
adottate dagli altri comuni limitrofi.
Grazie
ai potenti mezzi messi a disposizione dai recenti programmi di calcolo abbiamo
potuto calcolare, con relativa facilità, il valore medio di ognuna delle 16
colonne che formano la tabella.
Tralasciate
le righe 1 e 2 che si riferiscono alle
aliquote delle abitazioni principali e delle loro pertinenze che sono
sostanzialmente uguali in tutta la provincia anche se una differenziazione tra
immobili di lusso e non poteva essere fatta notiamo che in tutte le rimanenti
14 tipologie di immobili il comune di Albenga ha sempre applicato una aliquota
superiore (e come vedremo in taluni casi anche di molto) alla media provinciale
con l'unica eccezione degli immobili di proprietà di cooperative o dell'Agenzia
Regionale Territorio ed Edilizia (ex-IACP) e che pare la classica eccezione in
favore di pochi (amici?) che conferma le
regola.
Tralasciando
ancora alcune particolari situazioni che riguardano gli immobili usati da
imprese o società, (righe 13, 14. 15 e 16) sempre comunque superiori alla media
ci concentriamo invece su tipologie di tipo abitativo che dovrebbero essere
adeguatamente tutelate.
Rigo 8: è il caso di abitazioni
affittate a persone che vi prendono la residenza quindi cittadini del comune e
non seconde case e sappiamo quanto sia difficile, sopratutto per i giovani
residenti, trovare un alloggio. Ora mentre molti comuni limitrofi, proprio per
calmierare gli affitti ai residenti, applicano in questo caso una aliquota
contenuta il comune di Albenga applica
l'aliquota massima dello 1,06 e che risulta essere superiore del 25%
rispetto agli altri comuni della provincia.
Stessa grama
sorte capita ai genitori che diano in comodato d'uso ai figli una propria
abitazione; anche in questo caso (riga 7) l'aliquota è la massima e lo scarto
rispetto alla media provinciale è del +26%.
Peggio
ancora va a coloro che si siano trasferiti all'estero ma abbino mantenuto un
immobile a propria disposizione da usare durante periodi di vacanza in Italia
(riga 4): il comune di Albenga anche in questo caso, non certo raro, applica la
aliquota massima del 1,06 che è del 53%
superiore alla media provinciale.
E il
comune di Albenga considera certamente grulli quei proprietari di alloggi che affittano
non a libero mercato ma al canone concordato che il comune stesso ha stabilito
per calmierare il mercato degli affitti (riga 6) l'aliquota del comune di
Albenga è più del doppio della media provinciale con queli effetti sugli
sfratti allo scadere del contratto e facile immaginare.
E per
finire un caso particolarmente odioso
proprio perchè va a colpire una categoria che avrebbero invece bisogno di ben
altra tutela: gli anziani o i disabili ricoverati in casa di riposo e costretti
a prendervi la residenza. In questo caso l'abitazione di loro proprietà dove
precedentemente avevano la residenza perde la qualifica di abitazione
principale e di conseguenza la relativa
tariffa agevolata.
Molti
comuni consci degli aspetti umani ed economici di questo particolare caso,
hanno previsto una aliquota addirittura inferiore a quella della abitazione
principale.
Il comune di Albenga no e condividiamo
in regione con il comune di Riomaggiore
il poco invidiabile primato di aver applicato in questo caso l'aliquota massima
ossia lo 1,06 esattamente come le case di lusso!
Mentre i
ricoverati del “Trincheri” pagano sulla loro ex-abitazione principale
l'aliquota "monster" dello 1,06 gli
immobili in categoria A/10, (riga 12) e che tanto per intenderci spesso
ospitano gli studi professionali di
insigni cittadini esercenti la libera professione scontano una aliquota inferiore: 0,98
MA E' GIUSTIZIA QUESTA?
IN CHE MANI SIAMO FINITI?
Questo sì che è M5S,informazione e professionalità.
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