La
“congiuntura economica” colpisce solo Albenga?
Il
gruppo degli “Amici di Beppe di Grillo” di Albenga, in risposta
anche a quanto affermato dal Sindaco sulle pagine dei quotidiani
locali, torna a parlare della “spinosa” situazione IMU nella
“città delle torri”.
Le
parole: “ a causa dell'attuale momento economico”, compongono una
delle frasi probabilmente più nefaste che si conoscano. Da quando i
primi uomini, qualche millennio fa, hanno imparato a camminare in
posizione eretta, questa formula ha cominciato a diffondersi,
diventando foriera di terribili sventure. Dai babilonesi, ai
greci e forse chissà, agli stessi abitanti di Atlantide - probabilmente scomparsi a causa “dell'attuale momento economico” -,
queste poche parole, hanno giustificato anche il peggiore abominio,
compiuto alle spese dei soliti cittadini indifesi.” Esordiscono
così gli appartenenti al gruppo “Amici di Beppe Grillo” e proseguono:
“quando il nostro gruppo ha sollevato il polverone sull'IMU,
evidenziando che ad Albenga si pagano non solo le aliquote più alte
di tutta la provincia di Savona, ma addirittura a pagare più di
tutti, sono gli anziani ospitati presso una casa di riposo, il nostro
Sindaco, non si è avvalso della famosa formula che abbiamo citato,
ma ha fatto riferimento alla sua versione attualizzata, ovvero: “ a
causa dei mancati trasferimenti dello Stato”, ripulendo così in un
sol colpo l'immagine e la coscienza dei politici e aimè, manco a dirlo, le sempre più leggere tasche dei cittadini.”
"Se
68 comuni su 69 della provincia di Savona, unica eccezione Albenga,
e ben 167 comuni su 169 dell'intera regione Liguria, uniche eccezioni
sempre Albenga e Riomaggiore, hanno votato una aliquota IMU agevolata
per gli anziani ed i disabili ricoverati in istituto ed ivi
residenti, ci deve pur essere un motivo più che valido per
giustificare una scelta così massiccia.
Il motivo è
molto semplice: quando un anziano o disabile trasferisce la propria
residenza anagrafica nell'istituto in cui è ricoverato l'alloggio di
proprietà e dove precedentemente aveva fissato la residenza, perde
il requisito di abitazione principale e della relativa aliquota
ridotta e, in mancanza di una specifica delibera comunale, viene
tassato con l'aliquota di seconda casa.
Questa
regola vale in tutta la provincia di Savona , in tutta la regione
Liguria, in tutta Italia ma non ad Albenga qui: <<La
problematica è stata risolta>>,
afferma il Sindaco, <<basta
che un anziano presente in una struttura sanitaria dichiari la
propria abitazione come prima casa>>”, citando
l'intervista al Sindaco pubblicata domenica scorsa”
“Peccato che
chi pronuncia queste parole” proseguono i militanti del gruppo”
sia lo stesso Sindaco che nella seduta del Consiglio Comunale del 30
ottobre 2012, quindi appena tre mesi e mezzo fa, abbia approvato due
atti:
- il n. 120:
Approvazione del regolamento per la gestione dell'imposta municipale
unica (IMU)
- il n. 121
Imposta Municipale Propria (IMU) Determinazione delle aliquote per
l'anno 2012.”
“Atti
nei quali si ribadisce, e più volte, che per abitazione principale
deve intendersi esclusivamente l'immobile dove si realizza
contemporaneamente la dimora abituale e la residenza anagrafica.
Altro che
problematica risolta! Altro che semplice dichiarazione! Questa non è
polemica elettorale: è la realtà dei fatti documentata con atti
ufficiali del Consiglio Comunale.
E' troppo facile,
di fronte a fatti reali e documentati rispondere: “è polemica
elettorale” pensando così di deviare il discorso ma dimostrando
invece la propria non volontà di risolvere problemi reali e
ineludibili.
Anche se
l'anziano dichiara la propria abitazione come prima casa, non
avendovi residenza anagrafica, non può ottenere l'aliquota ridotta
come abitazione principale: questo dice il regolamento comunale 2012
senza eccezioni e senza ombra di dubbio.”
“Chissà cosa ci riserverà in futuro questa bizzarra congiuntura economica che sembra colpire solo Albenga?” con questo quesito sarcastico, concludono il loro intervento i componenti del gruppo “Amici di Beppe Grillo di Albenga”.
Comunicato
stampa del 22 febbraio 2013
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