domenica 9 novembre 2014

Depuratore di Borghetto: il progetto fa già acqua da tutte le parti!

Dopo anni di promesse, illusioni e progetti più o meno fantasiosi, forse, a breve, anche Albenga avrà il suo depuratore. A portarci a questo fatidico passo, come spesso capita nel nostro paese, non è stata la lungimiranza di qualche amministratore pubblico, ma il pungolo di una sanzione europea che a partire dal primo gennaio, se non ci diamo una mossa, costerà alle tasche dei cittadini albenganesi più di 15.000 euro al giorno!

Se per costruire la Tour Eiffel ci sono voluti meno di tre anni, otto per realizzare gli oltre 700 km dell' Autostrada del Sole, ad Albenga in 20 anni non  siamo nemmeno riusciti a posare la prima pietra di questo fantomatico depuratore, ed è per questo motivo che l' Europa ci ha sanzionato.
Mentre i nostri vicini della Costa Azzurra hanno risolto da tempo il problema realizzando per ogni Comune dei piccoli e modernissimi depuratori molto spesso resi invisibili sotto le passeggiate a mare e la maggioranza delle realtà europee abbiano preferito seguire lo stesso esempio, noi, anche in questo caso, abbiamo voluto stupire tutti, progettando impianti di depurazione faraonici e costosissimi, che raggruppano per non si sa quale motivo, Comuni anche molto distanti l'uno dall'altro; d'altro canto si dice: “italiani: genio e sregolatezza”. Il problema è che il genio è scappato all'estero.

La prima causa di aumento delle tasse e parallelamente di svuotamento delle nostre tasche, non è solo la criminalità organizzata, l'evasione fiscale o qualche altra piaga comune, ma bensì l’insieme di decisioni folli che la maggior parte degli amministratori pubblici ci costringono a subire. E queste folli decisioni ci vengono prospettate ogni volta inevitabilmente come “l’unica scelta possibile”, “non esiste alternativa”.   Ogni decisione che riguarda la cosa pubblica, per minuscola o grande che sia, agisce sul nostro futuro. Nella nostra piccola Albenga, la questione del depuratore, se gestita male, potrebbe condizionare le vite di tutti per molti, molti anni a venire, in quanto non si tratterebbe di spendere due lire, ma milioni di euro, che per un bilancio disastrato come il nostro, significherebbero un colpo quasi mortale, senza contare i danni alla salute dovuti ad un non ottimale trattamento delle acque.

Chiarito questo, l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di conseguire il miglior risultato al minor costo e non fare la prima cosa che ci passa per la testa, per l'ennesima volta.
La pessima condizione delle nostre acque
Se la maggior parte delle città europee costruiscono piccoli depuratori gestendo autonomamente e con successo il ciclo integrato delle acque, perché noi dobbiamo stravolgere la logica? Se come è stato dimostrato più volte, il progetto di un depuratore a Villanova, è stata un'idea non proprio azzeccata, perché ora la Provincia vuole che ci allacciamo allo sgangherato depuratore di Borghetto che, per paradosso, è ancora più lontano, in pendenza, più costoso nel medio termine e non ci farebbe tornare indietro l'acqua depurata, depauperando quasi irrimediabilmente la nostra falda acquifera, al motto sibillino di “facciamo in fretta o l'Europa ci multa”?
Anni fa, amministratori fortunatamente più lungimiranti degli attuali, hanno fatto confluire tutti gli scarichi fognari di Albenga, nella zona al confine con Ceriale, realizzando per quel sito un progetto di fattibilità per un depuratore a servizio di tutta la piana. Un progetto semplice e di facile realizzazione, che rispetto a quelli di Borghetto e Villanova, risulterebbe nel breve termine più economico, pratico e funzionale. Se questa soluzione non bastasse e desiderassimo essere ancora più bravi e tagliare ulteriormente i costi, potremmo variare quel progetto integrandolo con sistemi di depurazione innovativi (come hanno fatto in molte parti d'Italia) e attraverso specifici bandi europei, riusciremmo a coprire addirittura l'80% dei costi di realizzazione.
La localizzazione proposta dal progetto Galli, lungo viale Che Guevara, oltre la massicciata, con una adeguata barriera meccanica contro le mareggiate (barriera Cofferman)
Non date ascolto a chi vuole inventare qualche scusa fantasiosa per guadagnarci qualche milione dei nostri risparmi, le cose sono molto più semplici e fattibili di quanto non vogliano farci credere. Come abbiamo fatto in questi anni, in queste settimane organizzeremo banchetti per mostrare  con cifre e progetti alla mano alla cittadinanza, quanto tutto questo sia tangibile e perfettamente realizzabile. La questione del depuratore  è sempre stata per il nostro gruppo una priorità e ci auguriamo che lo diventi anche per l’amministrazione Cangiano. Come avete visto le buone idee non hanno una bandiera, aiutateci/vi a sostenerla, è una battaglia che vale la pena combattere, se non altro, perché continuare a fare il bagno nel “polline”, non è una cosa gradevole..

p.s. per chi volesse farsi una idea del progetto Galli QUESTO è il Link

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